PRINCIPI PER UNA CORRETTA PRATICA NELLE
DISCIPLINE MARZIALI
In questo breve articolo illustro alcuni importanti consigli per praticare le discipline marziali in modo costruttivo.
Per dare continuità al lavoro che state svolgendo è necessario praticare assiduamente l’allenamento, in questo modo “IL CORPO NON DIMENTICA”.
Nel periodo estivo gli allenamenti non devono né rallentare né diminuire anche se, quando il caldo si fa sentire e le distrazioni per le imminenti vacanze diventano parte dei nostri pensieri, occorre un maggiore sforzo per concentrarsi mentalmente e controllare le emozioni per non perdere il ritmo.
Questo è in accordo con il PRINCIPIO DELLA PERSEVERANZA.
È opportuno non fare passare troppo tempo tra un allenamento e l’altro perché non si deve mai perdere di vista l’obbiettivo, più sono assiduo più questo si avvicina.
Questo è in accordo con il PRINCIPIO DELLA PAZIENZA.
Mai pensare di saperne abbastanza, questo non incoraggia ad allenarsi costantemente. È bene cercare di capire di più ponendosi domande costruttive e non lasciando margine ai dubbi. Ogni allenamento ci offre qualcosa di nuovo, qualcosa che ci era sfuggito. Non si finisce mai di andare in profondità. Questo è in accordo con il PRINCIPIO DELL’UMILTÀ.
Se qualche volta vi assale lo sconforto perchè non avete raggiunto i risultati sperati non abbattetevi, anche questo fa parte del percorso delle arti marziali e delle discipline orientali. Certi limiti non si superano dall’oggi al domani, solo affrontandoli con determinazione si possono trasformare.
Questo è il PRINCIPIO DEL CORAGGIO.
Sappiamo del difficile lavoro che riguarda il controllo delle emozioni nella pratica delle discipline marziali: una mente calma e lucida favorisce il movimento del corpo che deve essere pronto a reagire in modo efficace anche in condizioni di stress.
È importante così ricercare l’equilibrio nelle emozioni senza farsi turbare dagli eccessi.
Questo ci aiuta anche nella vita quotidiana ad evitare decisioni affrettate dettate da impulsi negativi. È opportuno non farsi sopraffare né dalla paura né dalla rabbia.
Questo è il PRINCIPIO DELLA SAGGEZZA.
Questi sono alcuni principi da applicare alle discipline orientali, ma il lavoro più importante e difficile è riconoscere che il nostro peggior nemico è dentro di noi, il nostro EGO.
L’Ego è nemico dell’equilibrio che fortemente ricerchiamo:
da un lato insinua dubbi e mina la nostra autostima facendoci sentire non adeguati in ciò che facciamo, dall’altro ci fa essere presuntuosi e ci fa sentire “già arrivati”, già padroni di tutti i principi.
Solo la costante concentrazione su questi PRINCIPI permetterà il raggiungimento di risultati coerenti e solidi nel tempo.
Maestro Mario Mandrà